Basilio II e la preghiera alla Panagia sul Partenone

*Professore, qual è il testo greco di Ave, Maria?

Χαίρε, Μαρία, κεχαριτωμένη
ο Κύριος μετά Σου,
ευλογημένη Συ εν γυναιξί,
και ευλογημένος ο καρπός
της κοιλίας Σου, ο Ιησούς.
Αγία Μαρία, Θεοτόκε,
πρέσβευε υπέρ ημών των αμαρτωλών,
νυν και εν τηi ώραi του θανάτου ημών,
Αμήν

*Posso avere la sua traduzione?

Marco, perché me la chiedi? Tu traduci bene!

*Per capire realmente come la Madonna sia divinizzata al pari di Dio, tanto da essere benedetta come il figlio-uios logos, Gesù Christos-Karpos ths kolias, Theos! So bene che euloghmenh… e che euloghmenos... sono termini detti da Elisabetta, profetessa, vecchia, piena di Spirito santo/ruach, che parla di Maria, una bambina di 12 anni, (sposa di un uomo chiamato Giuseppe), che non conosce uomo, anche se, da circa un anno, è promessa a lui!

Io non sono, mica, Girolamo, che traducendo vede già una donna, pronta in quanto piena di grazia, ad essere theotokosdeipara (un dogma stabilito ad Efeso nel 431 d.C., undici anni dopo la sua morte e un cinquantennio circa dopo la sua traduzione!), benedetta già lei tra le donne, perché il Signore è con lei, benedetto (poliptoto) pure il frutto/karpos del suo ventre-colia/gasthr; io vedo, nel tradurre, invece, una donna ben agghindata/kekharitoomenh (da charitoomai mi mostro piacevole, perfetto participio) che si è fatta bella in attesa di un angelo umano, invocata come già santa madre di Dio, ad essere ambasciatrice a favore di noi peccatori/amartooloi oranun e nel momento stesso della nostra morte (anadiplosi di hmoon)

*Professore, è una preghiera successiva alla fine del Concilio di Efeso, che è utile a concludere o serve da conclusione alla lotta tra Cirillo d’Alessandria e Nestorio su Christotokos o Theotokos (cfr. Nestorio e Cirillo), termini che indicano una diversa funzione della maternità della donna, fecondata dallo spirito dell’Altissimo che, con la sua ombra copre la nascita del figlio, che sarà figlio di Dio!

Giudica tu, ingegnere cristiano! Ecco la frase finale della formula, imposta da Cirillo, presidente, con la bia-prepotenza dei parabolani alessandrini: Noi, quindi, confessiamo che il nostro signore Gesù, figlio unigenito di Dio, è perfetto Dio e perfetto uomo con anima razionale e corpo; generato dal Padre prima dei secoli secondo la divinità, nato, per noi e per la nostra salvezza, alla fine dei tempi, dalla vergine Maria, secondo l’umanità; (confessiamo) che è consostanziale al Padre secondo la divinità, e consostanziale a noi secondo l’umanità, essendo avvenuta l’unione delle due nature. Perciò,noi confessiamo un solo Cristo, un solo Figlio, un solo Signore!

*Allora, anche la pagina di Luca, 1, 28: Salve, piena di grazia il signore è con te/Χαίρε, Μαρία, κεχαριτωμένη ο Κύριος μετά Σου, non è autentica!

A te dirlo o non dirlo. Io ti aggiungo quello che secondo Luca, l’angelo disse per rassicurare la donna meravigliata per il saluto: ecco tu concepirai nel grembo e darai alla luce un figlio. Lo chiamerai Gesù. Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo. Il signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre, e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno e del suo regno non ci sarà mai fine/καὶ ἰδοὺ συλλήμψῃ ἐν γαστρὶ καὶ τέξῃ υἱόν, καὶ καλέσεις τὸ ὄνομα αὐτοῦ Ἰησοῦν.οὗτος ἔσται μέγας καὶ υἱὸς Ὑψίστου κληθήσεται, καὶ δώσει αὐτῷ κύριος ὁ θεὸς τὸν θρόνον Δαυὶδ τοῦ πατρὸς αὐτοῦ, καὶ βασιλεύσει ἐπὶ τὸν οἶκον Ἰακὼβ εἰς τοὺς αἰῶνας, καὶ τῆς βασιλείας αὐτοῦ οὐκ ἔσται τέλος.(Ibidem, 1, 31-33). Sappi che i termini usati sono non dell’epoca ma successivi (cfr. concèptio/sullhpsis – da sullhpshi o sullhmpshi – da sullambanoo/abbraccio raduno stringo!).

*Professore, qui, si parla, tra laltro, della fine dei tempi /ta eschata – quando i primi saranno ultimi / esontai oi prootoi eschatoi– come nella formula finale cirilliana! Matteo (1,24-25), comunque, afferma che Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore, e prese con sé la sua donna e non la conobbe (non si accostò a lei, come coniuge) fino alla nascita del figlio, che egli chiamò Gesù/eγερθεὶς δὲ ὁ Ἰωσὴφ ἀπὸ τοῦ ὕπνου ἐποίησεν ὡς προσέταξεν αὐτῷ ὁ ἄγγελος κυρίου καὶ παρέλαβεν τὴν γυναῖκα αὐτοῦ καὶ οὐκ ἐγίνωσκεν αὐτὴν ἕως οὗ ἔτεκεν ⸀υἱόν· καὶ ἐκάλεσεν τὸ ὄνομα αὐτοῦ Ἰησοῦν.

Marco, si è in un tempo, in cui la basiliche romane diventano Chiese cristiane, pagani, ebrei d eretici sono trucidati, i santi terapeuti giudaici alessandrini sono uccisi dai parabolani: l’epoca di Teodosio II (408-450) risulta un momento tragico per l’impero, specie in Alessandria, dove Cirillo ha potere di molto superiore a quello dello stesso governatore di Egitto (cfr. Nestorio e Cirillo).

*Anche il Partenone, dopo circa un secolo e mezzo dal concilio di Efeso, diventa Chiesa cristiana e cessa di essere simbolo di Athena parthenos ed è solennemente dedicato a Maria vergine-madre, ormai definita panagia-tutta santa!

Certo, Maria benedetta, panagia, vergine-madre con Gesù domina- come un tempo Iside con Horos e come Danae con Perseo, da secoli, – sul Partenone dal 590 d.C. sotto Maurizio (582-602) ed ha un culto speciale ad Efeso, a Costantinopoli, a Tessalonica, e ad Atene, dove accorrono i fedeli da tutto l’Oriente!

*Lei parla di un culto mariano in Oriente e non in Occidente, perché?

Marco, l’imperatore Maurizio non ha sotto controllo l’Occidente dopo la conquista dell’Italia dei longobardi e la perdita definitiva della penisola ispanica ad opera dei visigoti, anche se ha costituito la Liguria come Provincia maritima Italorum e nominato Smaragdo, esarca di Ravenna e della Pentapoli come gestore delle province Bizantine meridionali adriatiche, controllore di Venezia e Istria non ancora ducato veneto, in quanto incapace di sottoporre la fascia costiera laziale,il ducato romano del papa anicio, Gregorio I, ai suoi ordini, e di costringere anche gli hgemones della costa campana, non ancora ducato napoletano ed amalfitano, e quelli della fascia calabrese e siciliana: del tutto fuori controllo risulta la costa africana, affidata secondo i consigli di Tiberio II suo predecessore, ai suoi, figli come provincia autonoma (cfr. Bonifacio IV e l’imperatore Foca)!

*Capisco, quindi, il caos in Occidente anche religioso e comprendo, ora, meglio il suo pensiero circa l‘auctoritas illegittima anicia del papato romano, schiacciato tra il sistema bizantino e quello longobardo!

Bene, Marco, ci hai messo del tempo per capire la situazione illegittima del papato, nel corso dei secoli VII-VIII e poi IX-X-XI!

*In cinque secoli cambiano riti, cerimonie, forme religiose col mutare delle situazioni statali e col sorgere di nuove potenze militari, specie arabe e franche! Lei, infatti, ha mostrato un diverso livello di culto mariano in Oriente e in Occidente ed ha parlato di una particolare venerazione per la panagia ateniese da parte dell’imperatore Basilio II che, nel 1018, fa un pellegrinaggio ad Atene per ringraziare la madonna per le sue campagne vittoriose sui Bulgari.

Marco, l’imperatore venerava Maria vergine-madre tanto da avere la sua immagine nella mano sinistra sempre, anche nei combattimenti: famoso è l’episodio del duello con gigantesco Barda Foca, quando, mentre lui, intrepido, lo attendeva per lo scontro decisivo con la panagia nella sinistra e con la spada nella destra, l’avversario cadde ai suoi piedi, crollando improvvisamente, mentre galoppava contro il sovrano (cfr. Basilio II)! Per tutti fu un miracolo della panagia!

*Professore, sono documentati i preparativi e l’itinerario terrestre e marittimo, a cavallo e su navi, col suo seguito di dignitari costantinopolitani per il pellegrinaggio dell’anno 1018?!

Si. le notizie sono in Psello, che parla dei preparativi, delle spese e dell’itinerario per un viaggio terrestre fino a Tessalonica e poi Marittimo fino in Eubea da dove a cavallo si dirige, seguito dai dignitari di corte, ad Atene, per ringraziare la panagia della vittoria sui Bulgari. Racconta perfino della preghiera Chaire, Maria, recitata, entro il Partenone, quasi come quella attuale!

*Grazie per la traduzione di Chaire, Maria!