Kruptein thn aletheian kruson esti thaptein / nascondere la verità è seppellire oro Evagrio Pontico Aliae sententiae 25 PG 40, 1269 (presente anche in Fozio, Sentenze morali, 1 03 a cura di Lucio Coco, Leo Olschki,2011)… Monon eikh o ponoon ekkaluptei/ solo per caso chi lavora lo scopre (A.F.).
Perché Sinesio (370-413 d.C.) non ha parlato dell ‘eccidio della comunità ebraica di Alessandria e non ha condannato né la morte di Ipazia né la strage dei Terapeuti?
Perché non ci è stato tramandato il rapporto reale tra Sinesio e il patriarca di Alessandria, Teofilo, il responsabile e coordinatore di tutti i vescovi cirenaici ?
Anche se vescovo, dipendente dal patriarca di Alessandria, avesse potuto lasciare qualche segno del suo dissenso come ha fatto nella sua opera Elogio della calvizie, con l’attestarci la presenza ancora dei Terapeuti nella Mereotide, pur dominata dal clero cattolico teodosiano, cosi avrebbe potuto mostrare un qualche indizio di dissenso circa la resurrezione, circa vita e passione di Cristo, insomma sui problemi dogmatici (Trinità, Christos logos- Verbum, upostaseis …)
Sinesio, vescovo di una diocesi dell’alto Egitto, aveva certamente un margine di libertà episcopale, in quanto era volto già verso le comunità dell’interno dell ‘Africa nubiane ed eritreo-etiopiche, connesse già con quelle ebraiche e giudeo-cristiane della costa arabica …
Di un a sua certa libertà parla Ewa Wipszycka, Le lettere di Sinesio come fonte per la storia del patriarcato di Alessandria inThe Christianity in Egipt.. a cura di Paola Busi e di Alberto Camplani….
Sinesio, come vescovo di Tolemaide di Tebaide, vive per oltre un triennio in una zona profondamente gnostica ed in relazione con l‘episkopos del nomos di Ossirinco e con quello di Nag Hammadi, (oggi governatorato di Qina)…
Svolge una funzione non solo episcopale ma anche imperiale in quanto è anche epistrategos, cioè coordinatore militare di reparti di fanti e di cavalieri contro le popolazioni antiromane, contro quei barbari libici ausuriani, cioè arabi insediatisi nelle provincia cirenaica come supplici ed accolti tra i cives peregrini (Sulla Provvidenza II, 2)….
Non si dimentichi che Sinesio è un nobile della Cirenaica che non solo è un neoplatonico, alla scuola di Ipazia, ma anche un ambasciatore scelto dagli abitanti della Pentapoli cirenaica (Cirene, Arsinoe, Berenice, Apollonia e Tolemaide) vessati dalle tasse di burocrati bizantini teodosiani (come Emiliano)…
E’ sicuro che egli è soldato, un miles,prima di rappresentare la sua zona davanti all’imperatore Arcadio : molte lettere lo attestano, come la stessa opera di Gli egizi o sulla regalità,I discorsi e i nove Inni ( in anapestici ed ionici) , Il Dione e lo stesso Elogio dell Calvizie, che formano un corpus di grande rilievo per la comprensione dell’autore non solo neoplatonico ma anche gnostico e cristiano e per la conoscenza di tutta l’area di tutto il delta del Nilo, specie nella direzione della foce canopica e pelusiaca …
Si tenga presente che la Cirenaica è dall’epoca augustea e giulio-claudia ha un’amministrazione congiunta con Creta ed ha come capitale Gortyna, dove risiede il governatore fino all’epoca di Diocleziano, che la divide in provincia superior ed inferior ….
La struttura cambia solo con Giustiniano che amplia la Cirenaica inferior con la Superior e la connette direttamente con il il sistema bizantino…. Sinesio, più di Temistio,(cfrG. DAGRON,Themistius, 127-144) mostra ,seppure retoricamente le funzioni imperiali,la condizione in cui versa l’impero e l’origine divina della sovranità precisando i rapporti tra imperatore e sudditi in quanto si sofferma sulla philanthropia e giustizia imperiale….In effetti espone la dottrina completa sull’impero e d indica i doveri dell’autocrator fondendo i concetti di latinità integrata dall’ellenismo culturale per cui il sovrano è rappresentante di Dio sulla terra poiché il governo imperiale è imitazione della città di Dio, dove è attiva la beneficenza divina Cfr. C. LACOMBRADE, Discours sur la la Royauté di Synesios de Cyrène, Parigi 1951…
L’ apostolato cattolico di Sinesio, – per come risulta dalla sua opera- dunque, forse per la brevità, non dà la possibilità di una apokalupsis scoperta , una manifestazione esatta del tenore di vita delle comunità nilotiche, lungo il corso del Nilo medio-inferiore e del grado di cristianizzazione rispetto al centro giudaico-cristiano gnostico di Ossirinco ed Elefantina ( Nag Hammadi)…
Da lì si sarebbe potuto rilevare anche la migrazione delle genti arabe meridionali (quelle dei regni dei Sabei, Minei, Himyariti ) sulla sponda opposta africana, dove era costituita una prima unità statale quella del regno di Aksum…
Lungo la via marittima dall’Egitto all’India la navigazione, oltre la catena di scali greco-romani, da Arsinoe a Berenice, aveva creato nodi culturali e su questa via il cristianesimo probabilmente giunge in Etiopia Cfr E. CERULLI, La letteratura Etiopica, Sansoni,1968 )…
Non bisogna trascurare neanche il sistema di vita delle popolazioni greche cirenaiche e specie di Tolemaide di Tebaide…
Ora Sinesio, essendo un vescovo , nel complesso, dell’alto Egitto, pur dipendente dal papa di Alessandria, potrebbe non aver avuto sicure notizie, anche se aveva periodiche relazioni del mondo episcopale specie quello di File e quindi comunicazioni indirette, circolari di normale amministrazione diocesana….
Egli non può non conoscere gli eccidi ebraici che si verificano anche nella sua diocesi…
Sinesio come episcopos ha il dovere di organizzare le popolazioni e di indicare la via dell’ortodossia e mostrare l’esatto dogma cattolico e quindi deve avere connessioni con Teofilo e con la lezione cattolica di Didimo il cieco, alessandrino…
D’altra parte per l’epoca è naturale che Sinesio sia collegato anche coi i monaci cristiani stanziati lungo il Nilo, specie quelli di tipo pacomiano, zelanti di fede ed ubriachi di aletheia cristiana responsabili anche loro di eccidi di ebrei e di pagani. anche se la loro azione è garantita dalla legge teodosiana…
Quindi le azioni di crudeltà, compiute ad Alessandria da Teofilo prima e poi da Cirillo, non suonano come eccidi di ebrei e di pagani. ma legittime difese delle popolazioni cristiane che hanno diritto a reagire e possono annientare in nome di Dio, chi è di fede opposta: si è in un clima di legittimità cristiana e di una applicazione dei decreti teodosiani antiebraici ed antipagani e di ekkalupsis nascondimento della verità.
La lettera 22 (cfr. A.GARZYA , Synesii Cyrenensis Epistulae ,Roma 1979,40-41) parla dei figli di Arcadio considerati bambini dorati ( Faccilla, Arcadia e Teodosio ) e del dignitario Anastasio incaricato di averne cura e fa pensare alla data della morte di Eudossia nel 404 e al potere a corte del prefetto del pretorio Antemio e al clima bigotto instaurato dal patriarca…
Comunque, Sinesio episcopos ed espistrategos potrebbe essere morto in qualche combattimento prima ancora della morte di Ipazia e dell’eccidio dei terapeuti, nel periodo in cui Pulcheria assume il titolo di Augusta (Sozomeno, IX, 1 , 1-6) nel 414…
Inoltre non conosciamo bene i rapporti tra Teofilo e Sinesio: si sa che l’alessandrino lo sposa con una cristiana, non ben identificata, e poi lo nomina vescovo ed autorizza la presenza femminile, annullando il celibato e chiudendo un occhio sulla sua integrità confessionale; una stranezza per un integralista ortodosso come il prelato alessandrino.
Sinesio non accetta volentieri l’episcopato , nonostante i permessi speciali ed è renitente (Ep. 115), data la sua impostazione neoplatonica e la sua preferenza per lo gnosticismo…
Di questo periodo si conoscono la morte del padre e quella dei suoi tre figli,(un bambino e due gemelli) la sua azione militare meglio di quella episcopale, ma niente si dice sul piano dottrinale dogmatico ad eccezione di una confessione fatta dal vescovo a suo fratello subito dopo l’elezione episcopale, in cui viene rilevata la sua onestà circa la fede, senza menzogna, conscio della sua ignoranza misterica.
La sua vicenda personale episcopale è tutta da scoprire, come anche tanta parte del suo pensiero neoplatonico e gnostic, o specie quello del Dione ( che non è solo un trattato retorico in onore del Crisostomo) e di Sulla regalità, dove si tratta del problema dell‘ auctoritas imperiale non disgiunta da quella sacerdotale …
Oggi, comunque si conosce meglio il contesto in cui opera da vescovo Sinesio grazie agli scavi archeologici: la sede di Tolemaide Hermeiou, la politeia costituzione democratica della città, simile a quella alessandrina, il suo bouleutherion consiglio con l’esecutivo di sei pritani e l’attività del tribunale e dl un suo custode (tesmophulacs)., oltre alla sua struttura urbana, alla sua pianta e ai suoi principali edifici…
La città, fondata da Tolemeo Soter era diventata importante, dopo la il matrimonio di Tolomeo III con Berenice e da allora i suoi abitanti vivevano in modo molto simile a quelli di Alessandria …
In epoca cristiana la diretta dipendenza da Alessandria e da Teofilo fa pensare ad una succursale in una zona gnostica, dati i ritrovanti dei vangeli apocrifi ( Vangelo di Maria, di Verità , di Filippo e di Tomaso Cfr. I vangeli gnostici a cura di Luigi Moraldi, Edizioni Adelphi 1993,)…
Il Vescovo Sinesio, comunque, per come ci appare nell’ultimo triennio della sua vita, svolge una sua attività più militare che religiosa, date le incursione barbariche nel territorio cirenaico…
Sinesio non parla di saraceni ma di arabi in quanto la penetrazione in Egitto e in Libia meridionale avveniva a seguito di sbarchi di barbari provenienti dall’Hadramaut arabico, che chiedevano di stanziarsi sulle coste egizie del Mar Rosso e poi penetravano nell’interno risalendo verso il nord … non c’è dunque stabilità di quella zona in epoca di Arcadio e poi di Teodosio II, ad ondate oi barbaroi si insediano nel sud della Cirenaica
Sinesio, vescovo e retore, è, dunque, solo un esempio di episkopos -epimeletes, di un epistrategos capace di entrare anche in lotta con un funzionario di grado superiore, come il praeses Andronico, di un servitore di stato teodosiano più che di un vero pastore di anime…