La domus Anicia è una famiglia prenestina, divenuta importante in epoca repubblicana con un suo rappresentante Lucio Anicio Gallo che fu eletto console nel 160, dopo che aveva vinto come pretore il re dell’Illiria Genzio nel 168 a.C.
Era uomo di grande valore ben connesso con la famiglia degli Scipioni e con quella di Emilio Paolo, il vincitore di Pidna, con cui cooperò nelle operazioni militari.
Durante l’impero la famiglia Anicia non subì particolari attacchi da parte delle dinastie regnanti (Giulio-Claudia e Flavia) , anzi ebbe grande rilievo sotto gli Antonini e sotto i Severi.
Mantenne inalterato il suo patrimonio, specie illirico e macedonico, fino al IV secolo d.C:.quando il ramo maschile si estinse.
Il ramo femminile si congiunse, però, con molte famiglie come i Piccii, i Petronii , gli Annii Auchenii e gli Amnii e si convertì al cristianesimo, durante le persecuzioni dioclezianee.
La domus, divenuta cristiana, col cristianesimo prosperò specie in Roma e nella nuova Roma, a Costantinopoli, dove sono due diversi rami famigliari.
Sono Anicii non solo Petronio Massimo e Olibrio imperatori, ma anche il filosofo Boezio ed un papa come Gregorio Magno.
La famiglia , seppure esistente nel suo ramo femminile e quindi collegata con altri ceppi genealogici, ha notevole rilievo a Roma in Occidente e ne fa la storia, ma ha importanza ancora maggiore in Oriente, a Costantinopoli. dove si segnala anche una grande donna Anicia Giuliana…
Si ritiene che gli anici furono i primi a sostenere che il titolo ebraico di sommo pontefice fosse da fondere con quello superiore di origine romana del Pontifex maximus di valore universale nell’imperium.
Si sa che il pontifex maximus è carica pagana e che la sua occupazione romana ad opera della famiglia anicia proprio nel momento in cui finisce l’impero romano di Occidente non sia stata mai studiata da un’angolazione pagano-cristiana…
Mi spiego: il fatto che l’impero romano di Occidente abbia come imperatori Petronio Massimo e poi Olibrio imposti da Costantinopoli e da Ricimero, deve far riflettere sulla sua fine ad opera di Oreste prima e poi di Odoacre…
Preciso che non può essere un caso che il pontefice massimo passi nei primi anni dopo la fine dell’impero romano occidentale in mani sempre anicie: Felice II, Agapito e Gregorio Magno sono tutti uomini della famiglia anicia.
Cerchiamo prima di capire l’equivoco di pontefice massimo tra il 476 e il 500: è questo un lavoro da farsi in modo serio e, dopo questo, approfondire la funzione effettiva, svolta come pontefice da Gregorio Magno…
Secondo noi in questo periodo si è assolutizzata nel cristianesimo occidentale la tradizione ecclesiastica a spese dell’annuncio evangelico,
Insomma in Occidente si è preferito procedere al consolidamento del pontefice massimo romano che alla evangelizzazione come volgarizzazione dei logia/detti del signore …
E’ una scelta anicia quella della conquista del pontifex maximus, inteso come capo generale di tutti i cristiani, officiante secondo la funzione ebraico-oniade, quando il titolo scompare per le cerimonie e per il culto pagano , travolto dagli editti teodosiani …
E’ meglio dire forse che l’opera del pontefice romano sia divenuta un unicum con la predicazione cristiana tra i pagani, cioè che gli anici abbiano fatto propaganda funzionale al loro compito romano pontificale, in relazione al prestigio del loro nomen…
Gregorio Magno, nato verso il 540 da una famiglia aristocratica., avendo avuto come parenti i papi Felice II e Agapito, essendo figlio di Gordiano, fratello di Agapito, fa inizialmente carriera politica tanto da poter dire ego quoque tunc urbanam praeturam gerens pariter subscripsi, (anche se in una variante del testo praeturam è sostituita da praefecturam)...
Si può dire, dunque, che forse Gregorio è un vir politicus , in quanto prafectus urbi e, dopo la prefettura , fattosi monaco, segue l’esempio benedettino, lascia i suoi beni familiari all’ordine sia quelli del territorio di Subiaco che quelli siciliani…
Il futuro papa, dunque, inizia il suo cursus honorum con la carica di pretore, avendo un notevole vantaggio sugli altri che partono dalla carica di edile … ed è già al seguito di Pelagio…
Inviato da Pelagio II (579-590), come apocrisario a Costantinopoli in case di parenti, è protetto fino al 584 dall’imperatore Maurizio, con cui ha un’attiva collaborazione.
La sua famiglia a Costantinopoli aveva avuto molte relazioni con Giustino e Giustiniano specie nel periodo della guerra gotico-bizantina…
La superiore doctrina cristiano -ellenistico-bizantina con tutto il lavoro teologale dei Padri della chiesa orientale, fissato nei Concili, e della tradizione stessa orientale e le precise risultanze conciliari, dogmatiche, diventano per Gregorio, per il papa anicio, una norma suprema da custodire, da incrementare e da strutturare ulteriormente su base romana occidentale, esemplare poi per il cattolicesimo romano medievale… In questo senso è da vedere la missione romana di Agostino tra gli angli, unita alla ricerca di testi da parte di Ceolfrid Cfr. Christofer de Hamet, Storia di dodici Manoscritti , cit
Non per nulla, dopo di lui, aumenta l’auctoritas di Roma nella doctrina, nella moralis e in ogni forma disciplinare proprio perché si fonda la base di un potere religioso sul rimasuglio del numen della romanitas stessa e di Roma, nonostante le pericolose connessioni con l’esarca di Ravenna e con la corte di Costantinopoli …