Lettera aperta ad un Cardinale

*Professore, si può rivedere la figura umana di Gesù, secondo coordinate giudaico-aramaiche, centrata esattamente nella storia/historia tra il 18 ottobre del 31 d.C. , morte del pretoriano Elio Seiano e Pasqua 36, prima entrata da vincitore su Artabano III, a Gerusalemme, di Lucio Vitellio, epitropos di Siria, tiberiano, intesa come fase centrale di una guerra di duecento anni, iniziata con Pompeo Magno nel 63 a.C. e finita con Elio Adriano nel 135 d.C. , tra Roma e la Iudaea aramaica?

Tutto può avvenire, ma non lo credo possibile perché ormai, da secoli, tutto è stato confuso dalla upourgia/omaggio servile dei letterati ai sovrani e da un’esigenza storica di raggiro sacerdotale /panourgia – secondo la confessione del patriarca Fozio -! . Tu, Marco, prima, vorresti spiegare Jehoshua aramaico e poi, Iesous greco, verbum-logos, figlio di Dio, rabbi, upostasis della Trias con Pathr e Pneuma agion, senza la retorica letteraria, oltre le stesse forme culturali pitagorico-stoico- platonico-aristoteliche della tradizione giudaico-cristiana?

Si, professore! .Questo è il mio intento primario. Poi, vorrei fare uno studio platonico-stoico aristotelico della Chiesa antiochena, fondata da Paolo e Barnaba ad Antiochia sul Christos crocifisso, morto e risorto, su una base di lettura allegorico- simbolica filoniana, per, infine, rilevare la Chiesa alessandrina della fine del II secolo e primi decenni del III secolo, che ha divinizzato il galileo aramaico, eroe morto per la patria, già venerato dai pochi seguaci del tarsense – divenuto, in un ambiente gnostico e neoplatonico, il Logos, Uios generato e non creato, upostasis/persona di un Dio uno e trino, con Pateèr e Pneuma Agion-?

Marco, bene! Hai parlato bene come fanno i predicatori!. Hai fatto una sintesi ottima per indicare i tuoi desideri, secondo le mie theorie, ancora ignote ai christianoi, che hanno seguito l’indottrinamento del catechismo orale della Chiesa, che ha mitizzato la storia, come narrazione dilettevole per bambini, come una pittura per infanti!

*Non si potrebbe fare questa richiesta a qualcuno che ha auctoritas religiosa … ad un prelato, suo amico,come don Emidio F., un vecchio ministro di Dio, amato e stimato dai parrocchiani o ad un vescovo come don Piero C., arcivescovo per 18 anni di Pesaro, o ad un cardinale di sua conoscenza, come don Pino P., ex parroco di S Pietro martire e di Trisungo, professore di filosofia alle Magistrali, Commissario interno, quando lei era Commissario esterno, o ad un altro membro della Chiesa?

Marco, avremmo dovuto farlo prima e rivolgersi a D. Sergio S.- a cui avevo pensato di dedicare gli articoli Tzedaqah, un sistema economico-finanziario e Tarsha, ed altri sull’ ellenismo e sulla struttura oniade -, fiduciario del card. D. Ugo P. ed amico di D. Giuseppe C., estimatore del mio Padre nostro inedito, 112 pagine ( una copia fu data al cardinale ed una al vescovo di Ripatransone/S.Benedetto T.! )

*Si può fare anche ora, dopo la sua morte, il 16 gennaio del 2024: ci sono tanti prelati aperti … alla novità e … desiderosi di conoscere la verità…. storica!

Marco, come può comprendere un vero sacerdote, pur bravo ed aperto alle istanze popolari, pur desideroso di riforme, l’opera anticlericale, di un secolare, di un laico, che ha fatto ricerca storica per oltre 50 anni ed ha rilevato il percorso autoritario dogmatico conciliare, della Chiesa Romana, antibizantina, franco-germanica, teocratica, che ha ancora nel 2023, un Sovrano Assoluto, Francesco, gesuita -francescano, ambiguo, nonostante la sua democratica visione evangelica sudamericana? Rifletti bene!. Quanti anni ci hai messo tu, mio discepolo, a scristianizzarti nel cuore!. Quanto dovrà soffrire un prelato, vissuto nella fede, per fare la stessa tua azione di revisione culturale.

  • lo so bene! professore. Io ho rilevato la sua personale sofferenza anche nella Prefazione a Jehoshua o Iesous? Maroni 2003, al momento della dedica dell’opera a don Roberto Pelletti e a don Luigi della Torre, belle figure di sacerdoti, credenti !. Proprio per questo, vorrei provarci, avendo io stesso fatto esperienza, dopo il lungo appaiamento del codice suo col mio! Potrei indicare la via da seguire per la comprensione generale del suo pensiero christianos, naturale, ecumenico, kosmico, ponendo signa, per l’orientamento di chi segue. Siamo due che … hanno creduto e… vogliono capire se la via loro attuale … è da seguire e chiedono, … invitando prima ad una lettura storica e poi ad uno studio, una valutazione …non partigiana conciliare patristica, ma…reale, senza retorica!

Marco, che stai dicendo? Vorresti mostrare la tua, nostra, esperienza di fidelis ad un sacerdote, che ha dedicato l’intera vita al servizio dell’altro, rinunciato ad una esistenza di vita normale e ad una vita coniugale in compagnia di una propria donna, o ad un cardinale – un principe della Chiesa!- Pensi davvero che il clero possa leggere, seguendo i tuoi suggerimenti e comprendere la lettura eretica del tuo maestro, erudito troppo narcisista, traduttore di tanti testi, professore temibile per cultura e per memoria, abile a decifrare la retorica della poetica del vero oraziano-aristotelica cinquecentesca, e a rilevare la falsificazione verisimile teologica di Origene e dei Cappadoci, dopo aver lavorato sul sistema letterale antiocheno e quello allegorico alessandrino, ammaestrato dalla lezione filoniana! Se lo facesse… non sarebbe un cardinale di Santa Romana Chiesa, un prelato che coordina

  • Commissione Cardinalizia di Vigilanza dell’Istituto per le Opere di Religione (I.O.R.);
  • Congregazione per l’Educazione Cattolica;
  • Congregazione delle Cause dei Santi;
  • Congregazione per il Clero;
  • Consiglio per l’Economia;
  • Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano
  • . La chiesa romana, apostolica, può sbagliare su un semplice prete, mai su un vescovo o un cardinale! Se un cardinale lo facesse…dovrebbe subito dimettersi! Tu pensi, davvero, che si possa trovare un essere angelico, capace di tornare alla povertà evangelica …tanto decantata nel Medioevo e, riproposta, dopo secoli, agli inizi del Novecento dai Modernisti?

*Professore, se il cardinale legge, come ho fatto io, Considerazioni sul Gesù di Nazaret di Benedetto XVI e Storia e teologia, poi, Oralità e Scrittura dei Vangeli, o se vuole entrare in merito a Spirito Santo – dopo lo studio di Filioque e concilio di Toledo, oltre Filioque e Leone III, – certamente si perde, nonostante la personale alta doctrina – specie se vuole comprendere il pensiero sotteso su Don Alberione e in Il mito di Roma e di Augusto in Monarchia di Dante!-. Se, invece, opera, prima, sulla distinzione del Regno dei cieli e del Regno di Dio, forse può intendere il lavoro successivo, se segue le mie e sue orme circa la lettura di Gesù, Meshiah aramaico, methorios, politikos, oltre ai tre articoli per suo nipote, Mattia (Nonno, raccontami, Io sono qui, di nuovo in ascolto, Seguita, nonno, io seguo), dopo aver separato il giudeo aramaico (600.000 individui!) dal giudeo ellenista (2.500.000) e dal giudeo parthico (1.000.000). Allora, potrà capire la situazione storica giudaica rivoluzionaria (cfr. Giudaismo romano I e II, ebook 2012-2013, e il Gesù Christos di Angelo Filipponi in www.angelofilipponi.com ) e la volontà romana di estirpazione del cancro aramaico e prenderà coscienza della fine tragica aramaica e della Galuth adrianea!.

Vuoi dire che tu… potresti essere esempio ad un sacerdote di tale importanza, di tanta cultura, di fede reale, a detta dei parrocchiani, nota al papa stesso, date le sue opere lodevoli, in momenti gravi nazionali ed internazionali!. Non ti senti presuntuoso? non provi vergogna a suggerire ad un prelato di leggere i 31 Commenti ai vangeli del tuo povero vecchio-bambino, maestro, in www.angelofilipponi.com ? tu, dunque, pensi che sia possibile mostrare anche al clero il nostro specifico intento? dichiarare pubblicamente i quattro skopoi basilari: 1.far riconoscere come storica la figura umana aramaica del Messia 2. svuotare la sovranità statale vaticana universale, in quanto eredità del mondo imperialistico romano-franco-germanico riproponendo la tipica spiritualità religiosa secolare cristiana, tradizionale, secondo l’esempio ortodosso della comunità, povera, dell’Agion Oros/Monte santo! 3.smantellare il capitalismo, basato sulla struttura oniade alessandrina, 4. costituire un nuova Europa con Russia Turchia, Siria, area palestinese, Stati africani del bacino Mediterraneo con forme strutturali diverse, senza il militarismo germanico, con una nuova, universale, ripartizione di beni, su una base non cristiana, ma romano ellenistica (Istambul e Mosca sono seconda e terza Roma; la grande Siria è la nazione più ricca di ellenismo e di cultura romano- ellenistica come L’ Egitto e tutta l’Africa settentrionale!) .

*Professore, io, come i miei ex compagni, sono solo un ingegnere, suo discepolo e so solo che ho impiegato molto tempo per capire questo nucleo storico del suo pensiero, prima di volgere l’ attenzione al lavoro della cultura romano-ellenistica in Alessandria, allegorica, filoniana e di convertirmi ad una visione filosofica platonico- stoico-aristotelica, tipica della metropoli egizia, facendo una metanoia culturale, dopo aver studiato il contesto politico catholikos / universale antonino, prima e, poi, severiano, funestato dalla peste antonina, e dal cristianesimo stesso (una religio illicita, praticata da obiettori di coscienza, formanti corpuscoli diversi, acefali, dislocati in Oriente, come ecclesiai, specie nella penisola anatolica, in Siria e in Armenia, che ha forma religiosa romano/ellenistica, costituitasi in senso clementino ed origeniano, su una base giudaica oniade amministrativa, finanziario/economica, sviluppatasi abnormemente accanto alla sinagoga ebraica, alla trapeza e all’ emporion giudaico/ellenistico, e che, operando secondo Emet-veritas/alhtheia e tzedaqah-caritas/agaph, prospera in senso filoromano, in un predominio crescente dal periodo cesariano, dopo la decuplicazione dell’epoca augustea e tiberiana, seppure frenata dalla domus flavia e controllata da quella antonina e severiana)!.

Secondo te, è possibile che io, un povero vecchio laico, possa avere come discepolo un cardinale, un funzionario principe dell’Una, Santa Cattolica Apostolica Ecclesia Romana,– o possa trascinare un vescovo o un semplice parroco diocesano, tanto da fare il miracolo di rendere umili uditori e credenti di Un’altra storia del cristianesimo?!

*Professore, lei sarebbe come il Santo fogazzariano, modernista, tanto auspicato prima dell’elezione di Pio X, atteso anche dal cardinal Montini (Paolo VI), propugnatore di un’evangelizzazione cristiana umana, naturale, ambientale, pauperistica, universale, dopo la fine della vecchia sovranità vaticana e la costituzione di una nuova Europa, allargata non solo alla Russia e alla Turchia, ma anche a tutti gli altri stati membri asiatici e nord-africani, in relazione all’ unitario imperium romano ellenistico, giustinianeo, e ai suoi princìpi di societas, pacifica espressione di una civitas più pelagiana che agostiniana, divina, comunque, costituita da cives/politai isonomoi, godenti di un’altra distribuzione di beni e di una pax universale, veramente democratica, senza le paure di economie cino-americane e di egemonie imperialistiche russe postsovietiche, senza conflitti arabo-israeliani !

Sei un sognatore impenitente più del tuo maestro! tu sei più un idealista che un santo fogazzariano, più un povero sciocco vecchio/bambino che il nostro stesso sfortunato, eretico, Cecco d’Ascoli, bruciato vivo il 16 settembre del 1327, davanti a S. Croce, in Firenze, pur noto phisicus /medico di papa Giovanni XXII! (cfr. Don Alberione – circa la condizione laica e quella sacerdotale-)! Io ti condannerei, caro Marco, come seminatore di discordie, ponendoti nell’ottavo cerchio, nona bolgia, come fa Dante, con Maometto, Mosca dei Lamberti e Bertram del Bormio!. Lascia perdere !... Tutto si accomoderà col tempo! Ascolta, Marco, il detto di Gamaliel (Atti degli Apostoli V, 38-39 ): non impicciatevi di questi uomini e lasciateli fare! Infatti se questo è un progetto o un’impresa, messa su da uomini, sarà distrutta, ma, se viene da Dio, non potrete annientarli; guardatevi dal farvi trovare in lotta con Dio! Essi, ministri di Dio, conoscono la storia più di te e di me: la loro voce è quella del fariseo Gamaliel, che fatalisticamente attende, aspetta l’evento …non giudica: c’è… l’oikonomia tou theou, al di sopra del factum/verum umano!

*Professore, io spero di potere vedere qualche segno di una nuova paideia, veramente evangelica, anche se so bene che le forze economiche e quelle imperialistiche predomineranno sempre e faranno di nuovo martiri Fra’ Dolcino Tornielli e il suo magister Gerardo Segarelli, rei di predicare il cristianesimo delle origini, la comunione dei beni e delle donne con la riforma della Chiesa, in un sogno di cosmopolitismo politico irenico, naturale, anche se ben ricordo quella spiegazione sulle malebolge: mi rimase impressa la scena per l’orrore che provai di fronte alla descrizione di tante figure di uomini sbudellati con le minugia- le budella pendenti, di esseri straziati, mutilati di mani e di piedi che, da una specie di sdogata botte, guardano il miracolo di un Dante vivente, che passa in mezzo a loro, sfigurati esempi di peccatori infernali!

Marco, Marco … tu sogni come un eretico e farnetichi conversioni impossibili di vescovi e preti, di popoli, ignorantissimi nelle loro superstizioni, e di individui, condizionati nella volontà di fermezza religiosa e di morte-porta paradisiaca, con coscienza di rivedere i propri genitori nella gloria eterna del Signore, come il mio caro amico Tonino o come il collega Emilio, pur illustre filosofo, liberale!.

* No, professore. Io dico con papa Paolo VI …Se solo noi potessimo dire Padre Nostro, sapendo cosa significhi, noi capiremmola fede cristiana!. ed aggiungo altre sue parole… Indugiare nel dubbio e nella incertezza circa la dottrina della Chiesa è contrario al genio del cristianesimo, al Regno di Dio!

Tu credi … nel sogno e sei un inadeguato vir civilis- o politikos, che rileva, come il saggio ascolano cinquecentesco, posttridentino, il potere staccato dal volere e il sapere che non si traduce in fare, e che… afferma: chi po’ non vo’ chi vo’ non po’, chi sa non fa chi fa non sa!, concludendo amaramente “Et così il mondo mal va!“. Tu… speri invano, da bambino inghiottito e sommerso dal mare della Storia, dal male stesso forgiato, secolo dopo secolo, dall’uomo, figlio degenere della Natura, divina!