Di una proposta editoriale… respinta

Professore, lei ha sempre stimato Adelphi, Einaudi e  Rizzoli,  anche se non ha mai pubblicato, con loro, nessuna opera. Ha fatto, comunque,  qualche proposta?.

Tante  volte.  L’ultima l’ho fatta direttamente a Roberto Calasso per la pubblicazione di Per un bios di Giulio Erode, il filelleno. Ho sempre stimato l’uomo, lo  scrittore  e la sua casa editrice, in quanto ritenuta  umanistico- scientifica, pur nelle sottese contraddizioni. Ti aggiungo che ho provato dolore vero alla notizia  della sua scomparsa il  28 luglio di questo anno.

Comunque, professore, lei  non ha pubblicato con lui ed anzi ha avuto risposte negative. Prova  è  questa mail in risposta alla non accettazione  della  sua  proposta editoriale, dove lei evidenzia anche la sua critica  all’opera di Calasso scrittore, celiando sulla sua bravura, confrontata con quella di Carrère-ambedue fortunati eredi di famiglia –  sminuendola  nel confronto  diretto  con la sua  faticosa e solitaria ricerca  personale.

Grazie per aver fatto rispondere ad uno sconosciuto, che ha fatto ricerca, isolata, per  decenni, sulla cultura aramaica e giudaico-ellenistica, dopo aver tradotto Filone di Alessandria e Giuseppe Flavio (Antichità Giudaiche), ed altri autori,  in una volontà di riscrivere la Storia romana dall’angolazione ebraica (Caligola il Sublime!,),   che vive dignitosamente con lo stipendio di professore di Liceo! Grazie, dunque, anche se non si è degnato di leggermi!. Eppure, vista l’età di uno, che ha qualità e competenze plurime, storiche,  tanto da presentare nel suo sito da una parte – dopo la distinzione del Regno dei cieli e del Regno di Dio-  una nuova figura di Gesù Messia Ebreo e da un’altra, la novità di Il regno di Giulio Erode, il Filelleno –  avrebbe potuto leggere o far leggere almeno qualche articolo del sito  www.angelofilipponi.com  su Erode e la siccità o su  Gesù Christos  o  Oralità e scrittura dei vangeli! Avrebbe rilevato, allora,  che esiste un  altro,  giunto all’afasia scettica e all’epoché/sospensione di giudizio, un uomo non fortunato, come lei, un suo coetaneo! Lei, saggista e narratore fin dalla nascita, proprietario e direttore della casa editrice Adelphi, che ha saputo guidare con una proficua logica economica, come un  banchiere, non come un ricercatore! Lei pure ha fatto cultura in cinquanta anni, credendo d’aver scritto qualcosa su il Libro di tutti i libri, di poter  interpretare Ezechiele e di entrare nell’oikonomia tou theou, sapendola leggere, da giusto, come un terapeuta, pneumatikos! Lei è bravo come E. Carrère  di Il Regno!. Lei  sa  coniugare  iuvare e delectare in una volontà di  miscere utile  et  dulce  per il lettore,  secondo le prescrizioni controriformistiche cattoliche, come ogni altro editore cristiano, come uno, educato secondo paideia, non secondo musar-alla forma non alla sostanza, alle parole non alle opere –! Oggi in Italia e nel mondo ogni casa editrice fa conti e vale in relazione a quanto guadagna! Il coronavirus non ha insegnato niente a nessuno: la cultura è un bene che serve!: non è forma, è sostanza dell’essere!

Professore, la sua conclusione  è beffarda  ed irriverente propria di un vecchio -bambino, che non sa vivere e chiede formalmentperdono della sua audacia verbale, in quanto  praptikos.

Mi si perdoni il parlare: sono un vecchio- bambino, vissuto nel silenzio, abituato a fare, non a parlare! Signor Calasso, lei, da editore, può seguitare a fare business, io, stolidamente, da insegnante, a fare cultura!. Buona giornata Angelo

Questa è la lettera successiva alla proposta editoriale, 8 giugno 2020, respinta, inviata Alla cortese attenzione di Roberto Calasso.

Da: Manoscritti Adelphi [mailto:manoscritti@adelphi.itInviato: lunedì 8 giugno 2020 11.49 a: Angelo Filipponi
Oggetto: Re: proposta editoriale   Gentile Signore,  abbiamo ricevuto la Sua cortese proposta e La ringraziamo. Non ci pare, tuttavia, che essa abbia i requisiti per rientrare fra le nostre scelte. La preghiamo di gradire ugualmente i nostri più cordiali saluti, Adelphi Edizioni

Il 15/05/2020 07:30, Angelo Filipponi ha scritto: Alla  cortese attenzione di Roberto Calasso

A lei, signor Calasso, forse interessa la proposta editoriale di Angelo Filipponi, che ha fatto una revisione storica  sulla figura umana di Gesù un giudeo di Galilea  con L’eterno e il Regno, un apparente Romanzo storico, ma di fatto una  fedele ricostruzione della storia giudaica sulla base di una ricerca su Gesù qainita- un costruttore riconosciuto messia e fatto re/Maran dai suoi operai e dagli esseni, con l’aiuto dei Parthi, nel momento  della congiura di Seiano (ucciso da Tiberio il 18 ottobre 31)-.Anche potrebbe  interessarla la revisione della figura storica di Giulio Erode il grande, un civis romano, idumeo, turannodidaskalos di Augusto, un’opera in  6 libri, così suddivisi: 1. Antipatro, padre di Erode; 2.Giulio Erode Basileus 3..Alessandra, suocera di Erode.4.Erode il monarca (a.Erode e la Siccità, Un peccato di Erode: i figli studiano a Roma!5.Il regno di Antipatro, figlio di Erode ( a.Antipatro e gli innocenti figli di Mariamne; b. La morte degli Innocenti e il “regno” di Antipatro. 6.L’ultimo Erode (a. Erode turannodidaskalos di Augusto? b.Giulio Archelao, figlio di Erode c.. Il falso Alessandro ed Augusto; Perché la casata di Erode e quella di Filone hanno in comune il nome di Giulio? e. Giulio Erode il grande, filelleno). Le sono grato  se prende in seria considerazione la proposta. E’ gradita una sollecita risposta- sono un vecchio di 81 anni Grazie Angelo.

Lei, professore, insieme ad altri,  già  era stato critico nei confronti dell’ Adelphi circa il  romanzo il Regno di Emmanuel Carrère, di cui evidenziava, tra l’altro,  precisi errori storici  circa la figura di Giulio Erode  Agrippa I,  in un rilievo della scarsa attendibilità generale storica della ricostruzione del francese del contesto e della cultura  giudaica, nell’epoca del Christos – cfr. Agrippa secondo Emmanuel Carrère  in www.angelofilipponi.com  –

Marco,  rimasi sorpreso all’arrivo della mail della casa editrice, che era una normale anonima lettera di rifiuto di manoscritti.

Lei, già, allora,  pensava ad una svista  della casa editrice, anche se conosceva  la dipendenza di Calasso  dalla cultura francese e in un certo senso lo bollava come  uomo  che crede di leggere i fatti, ma non li legge,  in quanto legge solo le interpretazioni,  per cui  la sua casa editrice  a lei e ad altri studiosi  risultava  un’innocua  tigre di carta…  rispetto alla immane dittatura  globale editoriale, senza più una reale funzione storica.

Lei, infatti, ha evidenziato la progressiva  crisi dell’editoria italiana  ed ha cercato di mostrare la truffa di molti piccoli editori,  che approfittano della vanità di scrittori dilettanti, desiderosi di pubblicare un libro  anche  a prezzo  di somme, seppure consistenti,  di denaro, versato come cooperazione e contribuzione  alle spese  editoriali.  Certo, Marco, io stesso  ho pagato  per pubblicare.  cfr. Ad un editore amante della cultura e non  affarista in www.angelofilipponi.com

Secondo  me, professore,  anche Adelphi è decaduta come  Einaudi, Rizzoli e tante altre case editrici, che non pubblicano  più saggi di autori  che, dopo lungo lavoro, dànno risultanze storiche, ma puntano su scrittori emergenti  per qualche  successo o personaggi televisivi  – attori,  cuochi , calciatori ecc.-   ai fini di un  profitto immediato  oppure fanno tradurre  autori stranieri di successo, in un deserto di lettori, proni in un quadro di desolante povertà culturale, interessati  alle immagini.

Capisco, Marco.  Tu vedi  chiaramente che non riesco  a pubblicare nessuna opera storica e che l’editoria italiana  si rivolge ad un lettore italiano medio- basso facendo tradurre  dall’inglese o dal francese  o dallo spagnolo   autori che già hanno una sicura buona vendita di copie, senza neanche tentare  pubblicazioni  di scrittori, come me, che ha fatto reale ricerca storica, noto, citato e segnalato perfino  da  famosi  autori  internazionali per le traduzioni di Filone alessandrino  come Tom  Holland, DYNASTY. The  Rise and Fall of the House of Caesar, 2016  ed altri.

A lei  dispiace, professore, specie  Per un bios di Ponzio Pilato.

Certo, Marco. La lettura da parte di  pochi  amici -10 –  delle mie opere  su Giulio Erode il filelleno e su Ponzio Pilato con le traduzioni da Antichità giudaiche  di Giuseppe Flavio  (XIV,XV,XVI, XVII) come  appendice, è certamente un piccolo sollievo  per la mia anima,  ma  non è gratificante per il  lavoro  di una vita intera, tesa  alla revisione della  Storia romano ellenistica imperiale – specie giulio claudia, flavia ed antonina –  e della Storia giudaica e  cristiana.

Sorridiamo, professore, ed auguriamoci la fortuna di Alessandro Manzoni che aveva  solo 25 lettori nel periodo della revisione linguistica del suo romanzo I PROMESSI SPOSI.   Ridiamoci su e forse anche il suo romanzo L’eterno e il regno– finito nel 1999, pubblicato a  puntate su Quotidiano.it e poi in ebook,- risulterà  per tutti un vero capolavoro sulla Vita di Gesù CHRISTOS e potrà avere la meritata fortuna.

Grazie, Marco, per l’augurio.