Professore, ora… fiduciosi, bisogna sperare! E lei, …che non è credente, è fiducioso!. Cosa sperare se c’è una pandemia in atto in continua mutazione? Avere Mario Draghi come presidente del consiglio, con una dictatura a termine, risolve il problema italiano, europeo, mondiale, in una situazione pandemica, incontrollabile per le varianti inglesi, sudafricane e brasiliane, essendo, ormai, naufragato il sistema economico finanziario e quello repubblicano democratico occidentale elitario bianco cristiano-giudaico? Noi italiani, anche se europei ed occidentali americanizzati, cosa possiamo sperare, essendo giunti sull’orlo del baratro, ritornati all’epoca del subito secondo dopoguerra? Noi ancora bambini, non ancora uomini adulti, non certamente razionali, non ancora scientifici ed aconfessionali, ancora, comunque, christhianoi sudditi fedeli di una ecclesia vaticana – un’auctoritas indebita, antirisorgimentale re-istituita dal fascismo, dopo la breccia di Porta Pia e la fine del Patrimonium Sancti Petri et Pauli, illegittimo, nel 1929 – nemmeno coscienti di un liberalismo laico, cosa possiamo sperare senza neanche una matura coscienza di sé, pur avendo compreso, con la pandemia virale, che il bene altrui è ora il nostro stesso bene!
E’ un dato importante, Marco, l’aver compreso che apparteniamo all‘humanitas e siamo naturali ! E’ sottesa la fratellanza universale : viene rovesciata l’idea di superiorità di un uomo su un altro e viene evidenziata la natura comune umana, senza possibilità alcuna di precedenza, di priorità, di arbitraria prevalenza, al di là delle distanze spaziali e di ogni prossimità! E’ saggezza conoscere esattamente quel che si sa, come anche riconoscere perfettamente quel che non si conosce! E’ da adulto pazientare ed attendere!
Comunque, ora ci vuole una metamorphosis, Marco, – con paliggenesis, a seguito di peripeteia universale e di aprosdoketon, senza timore di Dio – un rovesciamento epocale, un cambio di forma in cui s’inizia ad operare funzionalmente e si finisce di parlare, dopo un esatto rilievo, storicamente accertato, del fallimento delle democrazie occidentali, necessariamente assistenziali, liberali, sfruttatrici delle materie prime universali a seguito delle vittorie militaristiche ottocentesche, specie novecentesche, dominanti su un mondo ritenuto inferiore, vulgaris, secondo il colonialismo, derivato dall’ideologia greco-romano ellenistica imperialistica cristiana. cfr. Un Dio tragico: peripeteia e aprosdoketon in Historia; Retorica e cristianesimo in www.angelofilipponi.com
Lei, professore, quindi, propende e sostiene una metamorfosi con totale rinnovamento strutturale, in senso laico, togliendo ai termini ogni valenza religiosa! Per lei necessita la costituzione di un rinnovato organismo statale, istituzionale, in cui ogni individuo, entro i suoi limiti, liberamente, coopera in relazione alla direzione ministeriale guidata da menti predisposte alla formazione di un organico sistema in cui ogni struttura ha una sua funzionale efficienza al fine del benessere comune, grazie al funzionamento generale organico e alla diretta responsabilità dei capi, in un dato ambiente e in specifiche situazioni!.
Marco, per la funzionalità di un Kosmos in Natura e in Historia esiste un ordinato sistema, in cui ogni singola struttura funzionale ha propri connaturati compiti al fine del corpus unitario, come nel vecchio apologo di Menenio Agrippa: non solo gli uomini ma anche animali, vegetali e cose hanno una funzione insita, tale che è buona per il bene di tutti universalmente, e per l’area terrestre e perfino per quella solare galattica e perfino extragalattica!.
In ogni sistema le strutture singole sono parti funzionali di esso e hanno una loro funzionale efficienza con i soggetti privati, che hanno coscienza di essere parte del kosmos statale, da cui ognuno potrà avere benefici, meritati con la propria adesione spontanea e liberale di individuo, che agisce non per sé ma per l’altro, naturalmente, in modo fraterno, senza costrizione e promesse.
Professore, l’uomo è essere vivente consociato, politico, e naturale che tende al proprio bene, convinto, però, che il bene altrui è quello suo personale, in reciprocità, e perciò si adatta conformemente al funzionamento generale, avendo compreso da tempo la negatività procedurale dell’iter greco-romano giudaico-cristiano, utilitaristico, che accelera il processo di catastrofe sociale, storica e naturale, proprio perché processo tipico di un’età barbarica, selvaggia, irrazionale, puerile.
Dunque, professore, lei ritiene che si possa formare un essere nuovo, laico, con strutture rinnovate differenti da quelle precedenti, cambiando cultura divenendo altro vir civilis, un politikos, che vive razionalmente e naturalmente, esprimendo la propria autonomia civile, lontano dalla degenere forma falsamente democratico- pietistica e dall’imperialismo dittatoriale, partecipando con la sua presenza attiva al bene comunitario statale.
Marco, ora che la formale democrazia occidentale langue tramortita con la sua stessa economia cristiano- ebraica, (mentre sono alte le quotazioni cinesi e le revanchisme arabo-islamico, in nome di processi nuovi autonomi, sorti dopo il disfacimento della cultura comunistico- sovietica, ben connessi con le proprie autoctone culture religiose) l‘aver risposto positivamente, da parte italiana, all’allarme di un presidente della Repubblica, impaurito dalla pandemia e dalla non autorevolezza della classe politica e dalla inquietudine di un popolo improvvisamente di nuovo decaduto in uno stato di povertà, simile a quello post bellico, di fronte alla straordinarietà degli eventi e del tracollo delle economie nazionali e mondiali, anche se sembra un miracolo di coesione e di responsabilità nazionale, è solo un auspicio di un iniziale cambiamento strutturale e sistemico!.
Noi, les italiens, diffamati, non ben compresi in un’Europa, che teme le nostre congenite fragilità, potremmo essere, invece, una risorsa e un esempio per il kosmos europeo, se il governo Draghi favorisce la nostra metamorfosi -non siamo mica, per caso, eredi della cultura romano ellenistica mediterranea -!
Professore, una sostanziale trasformazione, con un rinnovamento strutturale, non avviene in così breve tempo perché il fenomeno di cambio strutturale non si verifica miracolosamente in natura e in storia, anche se accelerato da un evento straordinario- la peste antonina comportò all’impero romano la Constitutio antoniniana di Caracalla (211-217), per cui tutti furono cives romani in ogni parte dell’impero!- e per noi italiani ed europei la pandemia attuale produce effettiva eguaglianza con pari diritti e con nuovi vincoli di fratellanza nel mondo.
Professore, per noi italiani, bambini, dunque, è stato un miracolo l’accettazione supina di un dictator ad opera di forze politiche falsamente sinistrorse, umanitario-socialiste e di forze destrorso-demagogiche anche loro falsamente fasciste, logoratesi nell’ultimo settantacinquennio repubblicano di una storia italiana sui generis – filoamericana, antisovietica, patrocinata dal Vaticano che con la sua valenza religiosa catholica universale, ha favorito l’anglosassonizzazione di un popolo agricolo italiano, pagano-cristiano, semianalfabeta!
Per noi italiani,( uomini senza storia, fiduciosi per decenni nel clero e nella borghesia congiunta con la nobiltà, che hanno fatto progressi da boom industriali, per un quindicennio, dal 1950 al 1965, grazie al lavoro bestiale dei nostri nonni e padri, dando l’impressione di poter arrivare ai vertici mondiali, sostenuti da una Democrazia cristiana, filoamericana, liberale, liberista, massonica, apparentemente religiosa – e di poter procedere in nome di un europeismo ancora indefinito,-) venuto a mancare il supporto sovietico-comunistico nell’1989, è venuto fuori il vuoto politico con la corruzione dei vertici, e si è dato il via al craxismo e al berlusconismo, in un tentativo di trovare una qualche soluzione alternativa al fallimento della sinistra con una funzione popolare assistenzialistico-caritativa!: governi senza potere popolare hanno caratterizzato gli ultimi decenni, in un mascheramento ancora ideologico, per un popolo davvero immaturo, incapace di fare storia, non educato dalla Scuola al voto e neanche orientato ad una progressiva crescita autentica !
E’ un miracolo esserci affidati a Mario Draghi e messi nelle mani di un uomo di alto profilo europeo e mondiale: è una presa di coscienza miracolosa della nostra reale situazione, una scoperta utile alla nostra formazione, quasi una reale partecipazione al problema, foriera di una capacità di distinzione a seguito di lavori analitici paradigmatici. Ora, forse, ci sentiamo protetti e speriamo di uscire indenni dalla pandemia e, migliorati, dopo un’ equa ripartizione dei fondi europei – dato il nostro debito pubblico colossale – assegnati per la nostra deficitaria economia da ricostruire su nuove basi e con un efficiente sistema sanitario! .
Marco, ora grazie al piano programmatico di Draghi si possono anche seguire le tappe del progetto e verificare l’andamento generale, avendo chiari gli obiettivi da perseguire ed ognuno di noi, elementi popolari-per decenni assenti politicamente! -può mostrare la propria saggezza individuale a seconda del proprio piccolo ruolo di cellula, pur sempre significativa, senza interferenze , con la critica personale, in relazione alle proprie competenze, senza la chiacchera opinionistica, per il miglioramento stesso dell’atto pratico ministeriale!
Mario Draghi può segnare una frattura netta col vecchio sistema politico ed avviare un altro ciclo, anche se non può sanare un vecchio sistema incancrenito, data la burocrazia ministeriale ancora borbonica e considerate le risorse attuali delle forze governative, dipendenti dalle direttive europee, timorose e diffidenti per la conoscenza di mafie laiche e clericali, da sempre dominanti in Italia, congenite.
Ora, in un clima di incertezza per la vittoria sulla pandemia e sulle varianti, anche se c’è sospensione del Patto di stabilità a fondo Sure da 100 miliardi per combattere gli effetti pandemici sull’occupazione, nonostante gli aiuti di Stato al varo del Next Generation UE di 750 miliardi di risorse, attraverso emissione di titoli del debito pubblico europei, anche se ci sono 1800 miliardi della BCE sotto forma di interventi a sostegno dei debiti sovrani e i 40 miliardi della Bei sui prestiti agevolati per le piccole e medie imprese e i 37 miliardi del Mes pandemico, pur tenendo conto del nuovo bilancio pluriennale 2021-2027 di 1000 Miliardi, Mario Draghi risulta per noi tutti garante di stabilità del nostro sistema.
La coscienza comune, nuova, di essere parte dell’Europa, solidale, e di fare uno corso comune per uscire e dalla pandemia e dalla crisi economica, potrebbe favorire la nascita di una nuova figura di un Europeo, uomo non più bambino bisognoso di dictatura né di autoritarismo paternalistico. ma persona matura libera ed autonomo nel suo procedere razionale e naturale.
Il discorso programmatico di Draghi, professore, sembra segnare un vera svolta, in quanto risulta predisposto un piano, metodologicamente progettato, segnato a tappe, deciso anche nelle divisioni parziali temporali, secondo preparati paradigmi operativi concreti, stabiliti in tempi precisi con un terminus a quo ed un terminus ad quem, come compito assegnato per ogni ministro, responsabile del settore nel guidare agli obiettivi prefissati per una migliore realizzazione possibile. Quindi, lei è fiducioso e spera, essendo stata annunciata una nuova ricostruzione?
Certo, Marco, uno che mostra le operazioni da fare, le riforme in cantiere, le direttive in politica estera, sociale ed ambientale, è sicuramente rispettoso della parola data, essendo operativo, e, comunque vada, è degno di rispetto perché si diversifica dal politico italiano retorico, essendo teso certamente alla soluzione del problema, pur nella difficoltà oggettiva.
Per me, Draghi è l’uomo che fa historia in situazione, in quanto testis temporum perché ha segnato i tempi ed avviato tecnicamente un progetto innovativo riformistico – anche se da verificare, a scadenze temporali precise!- che, al di là della realizzazione conforme totale, -in quanto ogni opera umana ha limiti- prevede, comunque, anche possibilità di sviluppo successivi ed ulteriori miglioramenti attuativi, in relazione all’ evolversi delle situazioni, nella coscienza personale di aver orientato, dando un segnale di un nuovo corso per le future generazioni.