Il III concilio di Toledo e Homelia de Triumpho ecclesiae ob conversionem Gothorum (CPL 1184) sono basilari per la cultura cristiana occidentale , che completa il pensiero sulla ekporeusis processione dello Spirito Santo, che viene definito come Persona che procede dal Padre e dal Figlio.
Nel vangelo di Giovanni 15,26 si trova scritto o para tou patros ekporeuetai e si parla , in epoca antonina , dello Pneuma Agion/ Spirito Santo .
Viene usato da Giovanni il termine ekporeuomai (non ekporeuoo) per intendere che dal Padre deriva, in quanto inviato, lo Spirito, da leggersi in chiave gnostica e plotiniana , secondo emanazione…
La lettura giovannea è resa bene ad opera dei padri consiliari a Nicea ma poi è modificata sostanzialmente nelle precisazioni del concilio di Costantinopoli che sono aggiunzioni dottrinali a seguito dello studio di uomini, come i cappadoci, e specie di Gregorio di Nazianzo.
Questi in due Orazioni (31 e 41) affronta il problema ed è chiaramente in grave difficoltà nello spiegare ad oppositori ariani e ad altri eretici, che lo Spirito Santo deriva dal Padre tramite il figlio usando all’attivo e al passivo il verbo ekporeuoo,/procedo .
Da ekporeuoo si forma il sostantivo, derivato, ekporeusis, come da procedo latino deriva il nome processio…
Girolamo ed Agostino accettano la lezione orientale, senza entrare in merito all’equivoco e all’anfibolia terminologica, dato il diverso valore di procedo e di processio.
Procedo , in latino, non ha esattamente lo stesso valore di Ekporeuoo nè quello di ekporeuomai in greco, e il termine processio latino a Roma, in Italia e in Occidente non è neanche simile a ekporeusis che vale il procedere cioè la processione, la derivazione come marcia di un popolo che precede un personaggio importante ( di norma un governatore provinciale inviato dal senato e dall’ imperatore o il pontifex maximus nello svolgimento dei riti pagani; a Costantinopoli , Nuova Roma, e in Oriente, invece la processione è un fatto religioso cristiano, come celebrazione di un rito o come festosa partecipazione popolare ad un avvenimento religioso o spirituale cristiano…
Sulla differenza tra processio in latino e ekporeusis in greco ci sono molti problemi culturali in relazione ad una terminologia ambigua, volutamente lasciata equivoca per lasciare insoluta la questione, grazie all’uso di sinonimi.
Neanche è possibile capirsi tra cristiani cattolici occidentali cristiani ed ortodosso orientali: lo Spirito procede dal Padre attraverso il Figlio (dià tou uiou), per gli ortodossi che si oppongono agli ariani e che così spiegano la processione dal Padre e dal Figlio, senza intaccare l’unità della Trinità , sulla base di un unico principio divino…
Questo si chiarìsce parzialmente al concilio di Firenze 1439 senza risolvere la questione, per l’imperizia tecnica dei latini che ostentavano il principio del Filioque del concilio di Toledo e seguivano la tesi di Leandro di Siviglia , sostenuta da papa Gregorio Magno…
A Nicea si era stabilito che lo Spirito santo procedeva dal Padre secondo la traduzione latina (ex patre procedit).
A Toledo invece Leandro ed Isidoro,creando un rito nuovo cattolico in opposizione all’arianesimo, da cui si allontanava Recaredo I nel 589, aggiungevano arbitrariamente Spiritus sanctus ex patre filioque procedit. traducendo il testo greco secondo il significato generale greco…
La questione della disparità di significato non era sfuggita già a Fozio (820-893) che nella I elezione a Patriarca e poi nella II elezione tra le varie controversie con la Chiesa Romana -che si riteneva primate dei cinque patriarcati – sulla base teodosiana, poneva oltre al celibato e all’eucarestia il problema semantico di processione, divenuta per Gregorio di Nazianzo lithos proskommatos …kai petra skandalou /sasso di inciampo, pietra dello scandalo (Orazione 41,7)
Il santo prima invita (in effetti ordina) a confessare la trinità( thn Triada omologhsate) , poi cerca di spiegare lo Spirito Santo come Dio che ispira a tutti la parola divina…
Cerulario ancora di più nel contrasto con il cardinale Umberto di Silva Candida, rappresentante papale, nel 1054 , latore della scomunica di Leone IX, ribadisce che lo Spirito Santo non procede dal Figlio ma solo dal Padre… contro la tesi dello stesso Gregorio di Nazianzo.. . che mostra la sua tesi trinitaria e fermamente rileva l’ousia dello Spirito Santo upostasis come il Pather e lo Uios sia nella orazione 31 che nella 41, dove parla della Pentecoste, della discesa del Paraclito come fuoco sugli apostoli, riuniti nel cenacolo, 50 giorni dopo la Pasqua …
Diverse sono le situazioni e le motivazioni di Gregorio rispetto a quelle di Leandro e di Papa Gregorio Magno…
Per Leandro i la professione di fede costantinopolitana fatta da Recaredo e dal suo popolo di Goti ,ariano, sottendeva un Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto invece dell’ariano Gloria Patri per Filium in Spiritu Sancto …
Il vescovo di Siviglia doveva cambiare la formula per dare l’idea unitaria della Trinità , e fare in modo da eliminare definitivamente le tracce dell’arianesimo e di ridurre al minimo le diatribe con l’ortodossia, data la non partecipazione del popolo al mysterium teologale e la sua passiva accettazione, al contrario, dei riti del segno della croce e della glorificazione dei nomina divini…
Il patriarca di Costantinopoli, invece, diversamente dal vescovo ispanico si trovava, poco prima del Concilio, nel 380, nel vivo della lotta con gli ariani e doveva mostrare ancora il valore della Trinità e del significato del Corpo del Christos , del reale contenuto del sette e del 49 + 1 e del miracolo continuo della Pentecoste nel fedele cristiano…
La definizione dello Spirito santo è una necessitas… e nonostante questo suo attenersi scrupolosamente alla verità christiana , è costretto alle dimissioni…
La figura dello Spirito Santo, rimasta imprecisata a Nicea, ma ora a Costantinopoli precisata da Gregorio di Nazianzo, autore dell’orazione Peri tou agiou pneumatos 31, 1-33, resta, comunque, un ostacolo per l’unita dei cristiani…
Gregorio, anche se grande retore, abile a trattare la differenza tra ousia ed upostasis, a mostrare Dio uno e trino, ad evidenziare che la divinità è incompleta senza il riconoscimento dello Spirito Santo, che è sostanza divina, che procede ingenerato, increato… chiaramente si arrampica sugli specchi continuamente, ma procede nella sua trattazione teologica e specie sulla ekporeusis ..
Il discepolo di Proeresio (276-368 d. C.), l’ amico di Basilio e compagno di studi di Giuliano l’apostata, è convinto di saper vedere le relazione di conoscenza del Padre, generante Logos con quella di amore tra il Padre e Figlio, generante Pneuma Agion...ma non convince i suoi avversari… e nemmeno noi: il suo parlare è un parlare bello, risulta una theoria, uno spettacolo. ben rappresentato, un sermo ben argomentato, .. non certamente alethhs…
Inoltre è un episcopos, esaltato patriarca di Costantinopoli, che pontifica in senso dottrinale, cosciente che le tre upostaseis formano un unicum, tanto che la consustanzialità non implica necessariamente la connumerazione (cioè 1+1+1 non fa 3, ma fa 1)…
Gregorio è così bravo in quanto capace di trovare sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento l’immagine dello Spirito Santo, che ora, come presidente del Concilio , detta quattro aggiunzioni conciliari mediante l’anafora insistita di to: circa l’essere signore e il dare vita (to kurion kai to zooopoion), circa il procedere dal padre (to ek patros ekporeuomenon); circa l’adorazione e la glorificazione col Padre; (to sun patri sumproskunoumenon kai sundocsazomenon) e circa la sua ispirazione anche nell’ orazione 41 trattando della Pentecoste parla dello Spirito santo …