Secondo Nietzsche (Umano, troppo Umano) “l’origine del cristianesimo sta nel progetto di spacciare la sconfitta storica di Gesù, la sua morte ignominiosa sulla croce in una vittoria in un altro mondo”.
Il filosofo vede, dunque, il cristianesimo come “sviluppo e prosecuzione dell’ebraismo” e considera i cristiani come uomini che “incapaci di accettare la realtà della morte del Christos, ne stravolgono l’insegnamento in senso morale” secondo la lettura allegorica farisaica e vi introducono la prospettiva del peccato, della colpa, dell’aldilà, concetti del tutto estranei ad un ebreo di quell’epoca.
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Il sabato e Filone
Il valore del Sabato
SABATO
Filone (Vita di Mosé III, 144-147) tratta del sabato e rileva la venerazione di Mosè per il sacro settimo giorno, ammirato per la bellezza, posta come sigillo al cielo e al Kosmos, raffigurazione della natura stessa.
Per Filone sabato è armonia anzi è natura nella sua armonia e, come tale, partecipa di essa.
Il filosofo, però, usa connotazioni lessicali negative, in quanto, di norma si serve dell‘a privativo per indicare che il sabato non ha madre, che non partecipa, che è frutto senza seme paterno, che non ha avuto gestazione e poi, per contrasto, lo rivela solo con termini positivi in quanto bello in tutto, sempre vergine. Ed infine chiude con una triplice negazione oute.. oute …oute.
Origene e la Sacra Scrittura
E’ una quaestio rationalis il quarto libro dei Principi?
Origene nel quarto libro di I principi affronta il problema dell' ispirazione divina della Sacra pagina in un contesto gnostico, dove predomina la volontà di distacco del Vecchio Testamento dal Nuovo Testamento.
Il teologo cristiano ha piena coscienza del dibattito ( Cfr, Contra Celso 1, 45 e ed Ho. Ier. 10,1) come più tardi Rufino che nella sua traduzione parla di divinarum scripturarum (genitivo plurale): i due considerano il carattere ispirato del Vecchio e del Nuovo testamento.
E' chiara la posizione di Origene, come quella di Rufino: la sua intenzione è quella di rilevare in senso antignostico l'unità dei due testamenti.
Apokatastasis ed Origene
La natura ed Origene
Apokatastasis ed Origene
E’ possibile ipotizzare razionalmente un kosmos ordinato secondo regole razionali, secondo logos in un’ oikonomia divina?
La phusis è figlia di Dio unigenita, dicono i platonici e gli stoici (o meglio il figlio unigenito del theos è h phusis ).
Bene.
Ma c’è veramente ordine nel Kosmos, nell’uomo e in ogni vivente? oppure to pan è un insieme in cui esistono forze contrapposte o parallele o miste ed è geneticamente quello che è, cioè un magma indefinito, una materia /Ulh che si riproduce sempre identicamente a se stessa, secondo un processo causale e casuale, ma anche secondo un proprio sistema di genomi, secondo leggi fisiche chimiche, biochimiche elettrochimiche?
La morte di un Dio
Roma, 24 gennaio 41: morte di Caligola Theòs
La morte di un Dio
Flavio (Ant. giud., XIX,211) dopo aver parlato della congiura e della morte di Gaio Caligola, conclude dicendo che il sovrano aveva trattato con amore e rispetto i suoi amici Agrippa ed Antioco turannodidaskaloi, poi era diventato demokraticotatos molto democratico e si era allontanato dalla sua stessa paideia e docsa, nobiliare, propria del perfetto Basileus/re e
i suoi amici, perciò, volta l’amicizia in odio, tramarono e l’uccisero.
Gregorio di Nissa e Filone
I cappadoci e l’origenismo filoniano
Dal lavoro su Origene e Filone e dalle sue risultanze derivano alcune osservazioni tecniche sul sistema intepretativo di Gregorio di Nissa, che è l’elemento più debole e meno significativo, rispetto al fratello Basilio il grande e Gregorio di Nazianzo…
Gregorio di Nissa specie in la Vita di Mosè (cfr. Esegesi Biblica), è da una parte spiritualis (pneumatikos ) (Cfr Commento al De Josepho) e da un’ altra in senso cristologico è origeniano, in un ambiente, dominato da Diodoro di Tarso, della scuola litteralis (etnikos) carnalis antiochena…
La sua lettura tende all’ophèleia, e quindi ha un telos che lui chiama skopos, ben preciso, quello cristologico: lui, spesso rimproverato dal fratello (che pur lo ha voluto, dopo l’annullamento del matrimonio, suo collaboratore, tanto da eleggerlo Vescovo di Nissa) per la sua imperizia nelle cose pratiche e in ogni attività commerciale ed amministrativa, è davvero di scarsa utilità, anche per la non conoscenza effettiva delle tecniche esegetiche…
Origene e Filone
Origenismo e gli oniadi
Dopo molti anni di ricerca mi si impone di affrontare il problema cruciale del cristianesimo alessandrino e quindi del rapporto tra il didaskaleion e gli oniadi.
Prima di tutto, però, una volta accertata la connessione diretta in Alessandria tra il fare scuola cristiano nel II e III secolo d.C. in collaborazione o per lo meno, non in antitesi con il fare scuola ebraico, bisogna porsi la domanda se ancora esistono in città i diretti discendenti degli oniadi che portano avanti, da una parte, il sistema trapezitario e da un'altra l'interpertazione della Bibbia in senso allegorico, filoniano…
Un papa, fuori del tempo
La teologia non basta
Nel discorso d’inizio anno al corpo diplomatico, Benedetto XVI, tra i tanti problemi trattati (persecuzione dei cristiani nel mondo e necessità di una loro giusta difesa; abolizione della legge sulla blasfemia in Pakistan e monopolio statale in materia scolastica) ha considerato l'aborto come una piaga delle democrazie occidentali e soprattutto ha anatemizzato l'educazione sessuale e civile come contraria alla legge e alla morale.
Capitali femminili e cristianesimo
Papati e capitali di vergini e vedove nel IV e V secolo
Papa Damaso e Nettario di Costantinopoli sono espressione di una lotta per il patrimonio di minori (specie femminile) tra potere laico e potere religioso, l’uno in Occidente l’altro in Oriente.
La lotta è costituita da una contesa in relazione al patrimonio delle vergini e delle vedove.
Il potere ecclesiastico, per svolgere il culto religioso, per il fasto delle cerimonie, per il decoro dei ministri, umili rispetto a quelli pagani, ha sempre più bisogno di una costruzione amministrativa e di un ‘organizzazione migliore e quindi potenzia l’apparato finanziario-economico con l’assistenza agli orfani, alle vergini e alle vedove.
Origene e Paolo
Origenismo
Origene commenta ed interpreta le seguenti lettere di Paolo: 1 Corinzi, Efesini, Colossesi, 1 Tessalonicesi, Tito, Filemone ed Ebrei
Quindi possiamo dire che l’alessandrino commenta solo una metà del corpus paolino; eppure nella Lettera a Paola (Ep.33,4) Gerolamo dà notizie diverse rispetto ai commenti di Origene a Paolo: forse questi si rifà ad una Vita di Panfilo eusebeiana e perciò le sue informazioni sono di seconda mano e non sicure in quanto Eusebio, come storico, non è certamente una fonte attendibile.
Comunque, a noi il problema interessa superficialmente in quanto nostro specifico interesse è il modo (tropos) di commentare e d’ interpretare di Origene oltre alla ricerca del testo originario di Paolo, al fine di constatare se ci sono discrepanze testuali tra il testo attuale e quello del tempo di scrittura (intorno al 210 d.C. circa) in cui l’esegeta fa la sua analisi.